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Cappella Lucida?

di ROSANNA TEMPESTA


Sull’inizio del rettilineo che da San Donato porta ad Alvito esiste il seguente cartello: Cappella Lucida. Per anni io ho cercato di capire perché quel luogo si chiamasse “Cappella Lucida”, ma più mi sforzavo e più quella indicazione mi appariva priva di senso. Un giorno, però, esaminando alcuni documenti dell’Archivio storico della Curia di Sora, che riportano l'elenco delle terre appartenenti alle chiese sandonatesi, ho scoperto che nella zona dove si trova il cartello, esisteva una proprietà di Luccidonio Tempesta, detta esattamente "Cappella di Luccio". Non è ben chiaro se si trattasse di un piccolo edificio religioso oppure di una cappellania laicale (Ente ecclesiastico costituito per volontà di un fedele, mediante donazione o testamento, per un fine di culto, soprattutto per la celebrazione di messe a un determinato altare di una determinata chiesa).

In quella stessa zona, anche nel catasto onciario è riportata una cappella sotto la voce "Cappella Tempesta". Se mettiamo insieme queste due informazioni, dobbiamo per forza dedurre che “lucida” viene fuori da una errata traduzione dal dialetto per cui si tratterebbe di Cappella di “Luccido o di Luccio” Tempesta e non di Cappella “Lucida”.



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